Alti consumi di batteria, copertura a macchia di leopardo, prezzi alti e altri motivi per cui il 4G non è ancora pronto per l’ Italia
Come ben sapete, il 4G, spesso chiamato anche LTE indica la più recente evoluzione degli standard di telefonia mobile cellulare. Porta innumerevoli vantaggi, primo fra tutti la velocità: ben oltre i 100 Mb/s teorici. Ma non solo, uno dei principali problemi del 3G riguardava la copertura, la quale decadeva (e decade) molto facilmente negli ambienti interni. Tutto molto fastidioso, infatti il 4G dovrebbe risolvere questo annoso problema. Appunto, dovrebbe, come mai in realtà la copertura della nuovissima rete veloce decade ancor prima della vetusta rete UMTS?
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Questione di fisica ..e burocrazia Fisicamente parlando (semplificando il tutto visto che l’ accoppiata fisica/elettromagnetismo non è delle più facili da essere compresa) maggiore è la frequenza delle onde elettromagnetiche e minore sarà la sua penetrazione dentro gli edifici, peggio ancora se si tratta di edifici con molto cemento. Esempio: Il 2G ad oggi copre il 99,8%(TIM) della popolazione italiana e difatti ce lo ritroviamo quasi sempre. Esso infatti ha delle frequenze più basse (900 e 1800 MHz) rispetto a quelle usate del 3G (2100 MHz) che spesso fa i capricci.
Il 4G punta a risolvere questo problema usando una frequenza ancora più bassa del 2G, gli 800 MHz. Tale frequenza è oggetto di problemi, in quanto fino al 31/12/2013 era occupata da emittenti televisive. Nonostante la frequenza sia stata liberata, ad oggi non è così semplice utilizzarla a causa di disturbi che subirebbero le emittenti televisive situate a frequenze vicine, sono quindi in test dei filtri per ovviare a tale inconveniente.
Oggi, il 4G lavora alla frequenza di 2600 MHz, addirittura più alta del 3G, con i conseguenti problemi derivanti da esso. In alcuni rarissimi casi lo si trova a 1800 Mhz e nel caso di 3 Italia, Vodafone e Tim in qualche città è stato soppresso il 2G a 900 MHz per rimpiazzarlo con il 3G a 900 MHz.
Ma attenzione, non tutti gli operatori potranno accedere agli 800 Mhz e ai suoi vantaggi, ecco una tabella che riporta la distribuzione delle frequenze dopo l’ asta di distribuzione:
- banda 800 MHz: si aggiudicano 2 blocchi a testa Vodafone Italia, Telecom Italia e Wind Telecomunicazioni;
- banda 1800 MHz: si aggiudicano 1 blocco a testa Vodafone Italia, Telecom Italia, 3 Italia;
- banda 2000 MHz: nessuna offerta da parte dei gestori partecipanti;
- banda 2600 MHz: si aggiudicano 4 blocchi 3 Italia e Wind Telecomunicazioni; 3 blocchi a Telecom Italia e Vodafone Italia.
Gli svantaggi attuali, in attesa dei vantaggi sono quindi quasi scontati se siete riusciti a seguire il filo del discorso: Scarsa penetrazione del segnale 4G negli edifici, consumi elevatissimi della batteria necessari poichè minore è la qualità del campo telefonico maggiore sarà la “fatica” che esso dovrà impiegare per tenere la rete e sopratutto, al di fuori dei tecnicismi.. i prezzi. Ad oggi molto elevati, sopratutto per il servizio offerto.
Inoltre non è attualmente disponibile un canale voce mentre si è in 4G, quando si effettua una chiamata il telefono sarà costretto a passare in 3G. Con Tim capita spesso di passare addirittura in 2G (Ma è in corso una correzione a tale fastidio)
Le considerazioni di Tariffando.it Se disponete di un piano 4G, attivate il 4G solo quando necessario. Fa gola a tutti avere velocità in determinati contesti, ma quando il telefono sta in tasca o lo si usa solo per navigazione basilare, esso non fa altro che scaricare la batteria senza portare ad altri grandi vantaggi.