5G, appello di Windtre: “Alzare i limiti delle emissioni 5G”

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Windtre torna a perorare la causa delle missioni 5G, chiedendo un rialzo dei limiti delle emissioni per evitare di penalizzare le aziende

Il tema è noto e ampiamente dibattuto, frutto di discussioni e malcontento, ma Windtre ci prova e fa sentire la sua voce.

Il fulcro dell’appello di Windtre è il limite delle emissioni delle antenne 5G che in Italia, lo ricordiamo, è fissato a 6 V/m, un limite estremamente basso se si considera che in Europa si attesta tra i 25 e i 61 V/m.

Il limite riguarda tutte le tipologie di connessione mobile (3G, 4G, e 5G) e sta creando problemi agli operatori, costretti a gestire una capacità già satura delle antenne, che devono operare a 26 Ghz.

Questa frequenza, che porta ad un segnale molto basso, richiede l’installazione di moltissime antenne per mantenere il picco del segnale nei limiti imposti dalla normativa vigente.

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In questo contesto delicato emerge la voce di Basso, direttore degli Affari Esterni e della Sostenibilità di Windtre, il quale prospetta uno scenario infausto per le aziende italiane, costrette a competere in maniera svantaggiata con quelle degli altri paesi, e auspica, in virtù della sicurezza raggiunta dalle reti 5G, che il limite venga alzato per garantire una concorrenza leale.

L’appello di Basso va ad aggiungersi a quello lanciato da Tim lo scorso anno.

Entrambi concordano nel dire che la normativa attuale andrà a discapito della costruzione della rete 5G in Italia, con tutto quello che questo comporta.

Il dialogo non sembra, però, che porterà ad una qualche risoluzione nel prossimo futuro; in Italia regna tanta disinformazione e scetticismo in merito al 5G; nei mesi scorsi abbiamo anche assistito alla propagazione delle fake news riguardanti 5G e coronavirus, pertanto gli appelli degli operatori paiono, almeno per ora, destinati a cadere nel vuoto.

Non resta che aspettare l’evolversi della situazione e auspicare un intervento direttamente dall’Unione Europea, che si spera potrà essere in grado di risolvere definitivamente la questione delle missioni delle antenne 5G in Italia.

Via: Dday.it

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