Il Comune di Scanzano Jonico ha emesso un’ordinanza che vieta la sperimentazione e l’installazione delle antenne con tecnologia 5G
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Quello del 5G è un tema attuale e molto caldo e la sua implementazione è fonte ricca di discussioni, accuse e continui studi in materia di salute umana. Abbiamo tentato di fare il punto della situazione nel nostro articolo riguardante il 5G ed oggi arriva dalla provincia di Matera una clamorosa notizia su questa tecnologia: il Sindaco del Comune di Scanzano Jonico, in provincia di Matera, Raffaello Carmelo Ripoli, ha emanato un’ordinanza atta a vietare la sperimentazione e/o installazione” delle antenne con tecnologia 5G
“Ho emanato ordinanza n.93 del 18.07.2019 avente ad oggetto il divieto di sperimentazione e/o installazione del 5G sul territorio comunale di Scanzano Jonico” (nuovo sistema che si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici), essendoci evidenze scientifiche, meglio elencate nella sopracitata ordinanza, dalle quali viene evidenziato “il possibile pericolo socio-sanitario ed ambientale derivante dall’attivazione dello stesso” ha dichiarato il Sindaco.
Ha continuato aggiungendo che “Fino a quando non ci saranno dati scientifici attendibili e certi (ed indipendenti da legami con l’industria che, ovviamente, per ragioni economiche ha tutto l’interesse a diffondere detto nuovo sistema) che escludano categoricamente conseguenze pericolose per la salute umana, in applicazione del principio di precauzione sancito dall’Unione Europea, il divieto del 5G permarrà sul territorio comunale”.
La citata ordinanza, cita numerosi studi svolti negli anni sulla “elettrosensibilità” ovvero sulle trasmissioni elettromagnetiche, gli effetti che queste hanno su soggetti più sensibili a tali microonde e i documentati cambiamenti fisiologici che possono subire (si fa riferimento ad “alti livelli di stress ossidativo” e “una prevalenza di alcuni poliformismi genetici che possono suggerire una predisposizione genetica”). Vengono inoltre citati uno studio condotto in Italia dall’Istituto Ramazzini di Bologna e la sentenza del TAR del Lazio del 15 gennaio 2019 che imponeva ai Ministeri della Salute, dell’Ambiente e della Pubblica Istruzione di predisporre un’adeguata campagna informativa sul corretto utilizzo degli apparati di telefonia mobile.
Le parole del Sindaco Scanzano Jonico riflettono le chiare intenzione del provvedimento: “la salute prima di tutto”.
Questo è un episodio che farà sicuramente parlare di se e che potrebbe segnare l’inizio di prese di posizione da parte delle autorità locali che potrebbero decidere di condividere in coro questa decisione e dare uno schiaffo a quello che finora è stato visto da tutti solo come un progetto di sviluppo tecnologico.
Intanto, in Italia le prime reti 5G sono attive a Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli mentre Vodafone e TIM offrono già servizi dedicati.
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