Niente più fila al Caf o al Comune: da quest’anno è possibile ottenere il bonus sociale per le utenze direttamente in bolletta, con sconti fino al 25%
Sebbene ci siano dei ritardi sulla tabella di marcia, è ora ufficiale che, a partire da luglio, tutte le famiglie aventi diritto vedranno applicato il bonus sociale direttamente in bolletta.
Contrariamente a quanto accadeva in passato, da quest’anno lo sconto sulle forniture di acqua, luce e gas verrà applicato in via automatica. Basterà, infatti, compilare semplicemente la Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) dell’ISEE; da lì, spetterà all’INPS instaurare una comunicazione con il SII (Sistema Informativo Integrato), che raccoglie tutte le informazioni utili per individuare gli aventi diritto al bonus e procedere, di conseguenza, all’erogazione direttamente in bolletta.
Chi può beneficiarne e a quali condizioni. Secondo ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), saranno più di 2,6 milioni le famiglie che potranno beneficiare dello sconto, purché rispondano a determinati criteri.
In primo luogo, il valore ISEE, che non dovrà essere superiore a 8.265 euro annui.
In secondo luogo, coloro che hanno tre o più figli a carico. Per queste famiglie, il valore ISEE si alza a 20.000 euro annui.
Infine, tutti coloro che, al momento, percepiscono reddito o pensione di cittadinanza.
Il valore del bonus. Secondo i parametri, le famiglie potranno ottenere fino al 25% di sconto sull’importo della singola bolletta. Il bonus elettrico, invece, oscilla tra i 128 e i 177 euro annui; sarà quindi competenza di ARERA fissare l’importo, che potrà variare a seconda dei componenti del nucleo familiare.
Il bonus, in ogni caso, per le abitazioni indipendenti, dovrà essere esplicitato in bolletta. Per chi invece vive in condominio e usufruisce di una fornitura centralizzata, verrà erogato un assegno circolare una volta l’anno nel caso della fornitura idrica, mentre si avrà un bonifico domiciliato ritirabile presso gli uffici postali nel caso della fornitura elettrica.
Nonostante l’evidente vantaggio economico per le famiglie disagiate, le associazioni dei consumatori hanno comunque accolto la notizia con perplessità. Le rimostranze giungono perlopiù da Codacons e riguardano sia le tempistiche, che da gennaio hanno subito uno slittamento a luglio, sia gli importi erogati, ritenuti troppo esigui per poter rappresentare un aiuto concreto per tutte le famiglie impoverite dall’emergenza da Coronavirus. Federconsumatori, invece, nonostante ritenga la misura parziale, si è comunque detta contenta per l’iniziativa.