Cashback, smentita l’abolizione del programma. Via al monitoraggio delle transazioni

In un’intervista rilasciata a Radio 24, la viceministra dell’Economia, Laura Castelli, ha preso posizione nei confronti del cashback: “Il piano non verrà annullato, ma quello verso la moneta elettronica è un processo irrinunciabile”

Nelle ultime settimane, a seguito dei tantissimi micro frazionamenti della spesa per scalare la vetta della classifica del Super Cashback, in Parlamento si è spesso affrontato il nodo complicato del cashback e, nello specifico, il comportamento di taluni partecipanti, avvezzi a frazionare la spesa per rientrare nei fortunati 100 mila che, entro luglio, porteranno a casa 1.500 euro.

Nella giornata di ieri è stata la viceministra dell’Economia Laura Castelli a prendere parola e chiarire quello che sembra essere il vero dilemma al centro della questione, e cioè l’annullamento del cashback.

Pronta, è arrivata la smentita. Secondo Castelli, nessuno ha intenzione di smantellare il piano dei rimborsi. Piuttosto, prosegue, la direzione verso cui si sta proseguendo è molto specifica e punta a tenere nel mirino di PagoPa e del fisco tutti coloro che adottano una condotta opinabile, ovvero coloro che frazionano la spesa totale in tanti piccoli pagamenti. Castelli ha confermato il monitoraggio di tutte le transazioni anomale, così da individuare quelle sospette e agire di conseguenza, ovvero escluderle dal programma e dalla possibilità di vincere l’ambito Super Cashback.

Il monitoraggio da parte di PagoPa non servirà solo a stroncare questi comportamenti, ma anche per correggere il tiro del programma Cashback e apportare eventuali modifiche al regolamento.

Sul programma Cashback nella sua interezza, poi, ha ammesso che le risorse impiegate sono tante, ma sono necessarie al fine di attuare il processo irrinunciabile del passaggio alla moneta elettronica, un mezzo che non solo semplifica le modalità di pagamento, ma che ne permette anche la tracciabilità, andando così ad impattare sull’evasione fiscale.

Le perplessità, però, rimangono. Lega e FI restano salde sulle loro posizioni e ribadiscono quanto il Cashback non solo sia un modo sbagliato di impiegare le risorse, ma anche che non sia affatto utile, come si vuol propinare, nella lotta all’evasione fiscale. E, in effetti, anche la stessa Guardia di Finanza si è espressa in merito, suggerendo di apportare modifiche al piano e premiare le transazioni elettroniche negli ambiti a maggior rischio evasione.

Per quanto riguarda il Super Cashback, invece, vengono a cadere le voci che di recente si erano diffuse. Castelli ha confermato che non vi è alcuna intenzione di annullare il super premio alla fine del 2021, né che questo non verrà prolungato, come da accordi, anche nel 2022.

La rotta, insomma, sembra puntare dritta contro gli ormai famosi furbetti, penalizzando solo una piccolissima percentuale di giocatori “scorretti”, con revisioni e modifiche al regolamento che possano invece giovare a chi, al Cashback, partecipa in maniera “leale”.

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