Si tratta ancora di una funzione in fase sperimentale, ma se verrà implementata ed estesa a tutti, non sarà più possibile condividere il proprio account Netflix
Chi usa Netflix lo sa: condividere il proprio account e dimezzare il canone mensile può essere un buon modo per risparmiare qualche euro. Questa pratica non è certa nuova al colosso dello streaming, ma se fino ad ora è stata tollerata, presto potrebbe non essere più così.
Stando agli ultimi aggiornamenti, diversi utenti in tutto il mondo (Italia compresa) hanno ricevuto una versione della app all’interno della quale è stata inserita una verifica dell’account per continuare ad usufruire dei contenuti, qualora l’accesso venga effettuato da un’area diversa rispetto a quella del titolare dell’account.
La app, infatti, una volta rilevato un accesso “anomalo”, chiede di inserire un codice di verifica precedentemente inviato all’email del proprietario dell’account. Qualora non si potesse o volesse inserire il codice, la app dà la possibilità di posticipare la verifica, consentendo un breve periodo di streaming prima che questo venga poi bloccato.
Perché Netflix si sta muovendo in questa direzione? Fondamentalmente, per due motivi. Il primo, la perdita di introiti causati dalla condivisione; il secondo, la tutela di chi paga regolarmente e, come è già successo, si vede “sottratto” il proprio account da terze persone, che riescono ad usufruire del catalogo praticamente gratis.
Fermo resta che, per adesso, il blocco per la mancata verifica dell’account è solo un test che riguarda una cerchia ristretta di persone. Non è possibile sapere se e quando la modifica verrà resa effettiva, né se riguarderà tutte le tipologie di account – anche quelle multischermo, da contratto, non potrebbero comunque essere condivise con persone all’infuori del proprio nucleo domestico. L’unica cosa al momento nota è che Netflix ha confermato questo tipo di test e la volontà di porre un argine al fenomeno della condivisione dello stesso account.
La notizia è stata ben accolta in borsa, mentre, immaginiamo, verrà accolta con meno gioia da parte di chi è solito dividere i costi dell’abbonamento con amici e parenti.