Il Parlamento Europeo ha rinnovato la legge Roam Like At Home per altri 10 anni. Previste novità sulla velocità e sui servizi di emergenza.
Il Parlamento Europeo ha rinnovato per altri 10 anni la legge Roam Like At Home, approvata nel 2017, che consente a tutti gli utenti europei di poter usufruire delle stesse tariffe di telefonia mobile del proprio paese d’appartenenza anche quando si viaggia in altri paesi dell’Unione Europea, senza alcun costo aggiuntivo. Il rinnovo di Roam Like at Home porterà però all’introduzione di novità importanti riguardanti la velocità di connessione e l’accesso ai servizi di emergenza.
Le nuove disposizione della legge obbligano i fornitori di roaming a offrire all’utente la stessa qualità e velocità della rete mobile che quest’ultimo possiede nel paese di residenza. La legge stabilisce una deroga su questa disposizione solo ai fornitori che si trovano in una posizione di impossibilità tecnica di mantenere le stesse prestazioni di rete del paese di appartenenza dell’utente. Il rinnovo della legge ha inoltre obbligato i fornitori di roaming ad informare tramite SMS i clienti che stanno utilizzando la loro rete che potranno accedere ai servizi di emergenza gratuitamente chiamando il numero unico di emergenza europeo 112. Previsto anche un obbligo verso i fornitori nel fornire la posizione del chiamante in caso di richiesta di soccorso, oltre ad informare i clienti circa i mezzi alternativi di accesso ai servizi di emergenza come SMS o app. Il rinnovo di Roam Like at Home tocca anche i prezzi che gli operatori si addebitano a vicenda per l’utilizzo della loro rete quando i loro clienti viaggiano all’estero. Dal 2022 i prezzi sono limitati a 2€ a giga. Tale prezzo dovrà scendere con diminuzioni progressive fino 1€ a giga nel 2027.
Il rinnovo di Roam Like at Home ha iniziato a porre le basi per agevolare le chiamate internazionali dentro l’Unione Europea. I costi di una chiamata intra-UE sono per ora fissati a 0,19€ al minuto, tuttavia Parlamento e Consiglio europeo si sono accordati per fare in modo che la Commissione Europea valuti la necessità di ridurre ulteriormente questo costo. Al momento il rinnovo della legge è passato dal Parlamento Europeo e deve essere ancora formalmente approvato dal Consiglio Europeo prima di entrare in vigore, tuttavia gli accordi favorevoli fanno pensare che sia solo questione di tempo che il rinnovo della legge passi definitivamente.