I furbetti del Super Cashback hanno scoperto un nuovo bug per far aumentare il numero delle transazioni, usando più persone
Ancora Cashback su tutte le prime pagine: l’inziativa pensata dal precedente esecutivo di Governo che dovrebbe consentire il 10% di risparmio (motivo per cui trattiamo tale argomento sul nostro sito) su tutte le spese effettuate in negozi fisici con carte di credito e di debito continua a far parlare di sé. Il bug di cui vi parliamo oggi ci è stato segnalato da Marco, un nostro utente che ci ha segnalato l’ennesima stranezza che potrebbe essere usata dai soliti furbetti, per vincere il premio di 1500€ del Super Cashback.
Come infatti ormai ben sappiamo, c’è una caratteristiche di questa inziativa del Governo, ideata per aumentare l’uso delle carte di pagamento e ridurre l’evasione fiscale, che ha fatto subito drizzare le orecchie a tanti: i primi 100.000 che effettuano più acquisti in 6 mesi saranno premiati con un bonus extra di ben 1500€, una bella cifra, che non è passata inosservata e che come abbiamo visto sta creando tanti malumori tra gli esercenti, costretti a gestire centinaia di micro-transazioni, tra gli utenti che utilizzano l’iniziativa senza “barare” e che vede il 1° in classifica effettuare ben 33 acquisti al giorno, quasi 3 ogni ora del giorno, considerando le sole ore “lavorative”.
Cosa sappiamo del nuovo bug
Il nuovo trucchetto usato dai furbetti del Super-Cashback sfrutta i pagamenti contactless effettuati tramite tecnologia NFC di smartphone, wearable e tablet. Parliamo quindi di Apple Pay e Google Pay, giusto per nominare i 2 servizi presenti sulla maggior parte dei dispositivi in circolazione. Ma facciamo un rapido esempio:
Famiglia di 4 persone, dedica una carta, intestata ad una sola persona e precedentemente registrata sull’app iO, agli acquisti in modalità contactless tramite le tecnologie precedentemente descritte. La carta viene quindi abbinata sugli smartphone di tutti e 4 i membri componenti della famiglia, che potranno effettuare acquisti separatamente, senza avere la carta fisica (ma avendone sostanzialmente un “clone” sullo smartphone) e far salire, di conseguenza, il numero di transazioni utili a raggiungere il Super Cashback.
Tale modalità di utilizzo è vietata dal regolamento, ogni persona, pur facendo parte dello stesso nucleo famigliare, deve infatti avere la sua iscrizione all’app iO e può abbinare solo carte intestato a se stesso.
Con questa modalità d’uso scorretta, secondo le segnalazioni, si può usare una sola carta, con una sola registrazione all’app iO aumentando di conseguenza ed in modo esponenziale un solo “contatore” delle transazioni.
Nota: per utilizzare tale funzionalità occorre usare delle carte che supportano nativamente il Cashback di Stato, come ad esempio YAP: queste creano ed aggiungono sull’app iO delle carte “virtuali” abbinate a quelle originali. Abbinando infatti carte generiche ad iO e poi ad Apple/Google Pay, al momento, le transazioni potrebbero non essere riconosciute correttamente.
Beccare i furbetti è possibile?
Secondo le ultimissime, si sta lavorando ad un algoritmo capace di beccare chi effettua micro-transazioni ripetute in breve lasso di tempo. Al momento non sono noti ulteriori dettagli su come funzionerà questo sistema e se comporterà l’esclusione dei coinvolti.
Quel che appare evidente è che scovare chi usa la carta nel modo appena descritto potrebbe risultare ben più difficoltoso: nel caso da noi presentato infatti, 4 persone che usano regolarmente le carte di pagamento, senza effettuare micro-transazioni ripetute sarebbero sicuramente più difficili da individuare. Si potrebbe lavorare in questo caso individuando i luoghi dove è stata usata la carta, ma sicuramente, l’operazione di controllo risulterebbe ben più difficile.
Non resta quindi che attendere ulteriori sviluppi sulla vicenda.