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Telecom Italia e Vodafone si aggiudicano le nuove frequenze in Banda L mobili e lo stato guadagna circa 500 milioni
Telecom Italia e Vodafone, uniche società a prestare una offerta, si sono aggiudicate i due lotti in gara per la banda larga messa all’asta dal governo che con la sua vendita ha guadagnato 462 milioni di euro.
Ebbene si, un altro passo avanti per Telecom Italia e Vodafone che si aggiudicano la porzione di spettro frequenze in banda L messa all’asta dal Governo per gli operatori di telecomunicazioni. Per quanto riguarda Telecom, essa si è aggiudicata il lotto A (frequenze 1452 – 1472 MHZ) per 230.340.178,32 euro mentre Vodafone si è aggiudicata il lotto B (frequenze 1472 -1492 MHZ) per 231.986.869 euro. Grazie all’utilizzo della banda larga si potrà godere di maggiori prestazioni ed efficienza nelle fasi di trasferimento dati.
Il Governo ha deciso di mettere in vendita la banda L con la legge di Stabilità del 2015. A fine maggio scorso infatti l’Agcom ha messo a punto il regolamento per poi passare la palla al ministero dello Sviluppo economico che ha gestito il procedimento. Nonostante il cospicuo guadagno il Governo aveva previsto una maggiore entrata pari a circa 600 milioni di euro. Guadagno che non è stato centrato in quanto i conti erano stati fatti pensando che all’asta avrebbero partecipato gli altri colossi della telefonia in Italia che invece hanno preferito rimanere in disparte. Telecom Italia e Vodafone si sono ritrovate dunque a non dover rilanciare sulla base d’asta che era stata assegnata aggiudicandosi la banda larga con il minimo sindacale.
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Per fare un piccolo cenno storico sulla banda larga , vi ricordiamo che essa era originariamente stata attribuita ai servizi di radiodiffusione sonora e di radiodiffusione sonora via satellite dalla Conferenza mondiale di radiocomunicazione del 1992, e poi destinata alla fornitura del servizio di radiodiffusione sonoro numerico terrestre T-DAB (Il Digital Audio Broadcasting è un sistema di radiodiffusione digitale che permette la trasmissione sonora di programmi radiofonici con qualità paragonabile elevate). Ad oggi la banda L ad esempio è impiegata per l’aumento delle prestazioni con la tecnologia LTE Advanced o UMTS/HSDPA.
Siamo certi che questi cambiamenti apportati da Telecom Italia e Vodafone, con l’acquisizione della banda larga, portino su una buona strada per diventare (come paese Italia) sempre più all’avanguardia nell’ambito della comunicazione.