TikTok: scatta il blocco per gli utenti sotto i 13 anni

A partire dal prossimo 9 febbraio verranno adottati nuovi metodi per impedire l’accesso agli under 13 e segnalare chi trasgredisce

L’eco della drammatica vicenda di Antonella, la bambina palermitana deceduta qualche settimana fa a seguito di un’insana challenge che spopolava sulla piattaforma, continua a risuonare all’interno della rassegna stampa italiana. Nel corso dei giorni sono state avanzate ipotesi e proposte circa la tutela dei minori sui social, ma solo oggi questo triste episodio ha portato ad un primo passo verso la tutela dei ragazzini.

Tramite la viva voce di Guido Scorza, dell’autorità Garante della Privacy, apprendiamo infatti che a partire dalla settimana prossima – precisamente dal 9 febbraioTikTok chiederà a tutti i suoi utenti di verificare la propria età. Chi dichiarerà di essere un under 13, verrà immediatamente bloccato in via definitiva e non avrà accesso alla piattaforma.

La verifica, tuttavia, lascia il tempo che trova: può rivelarsi utile nel caso di ragazzini che siano sinceri sull’età, ma chi ha dichiarato il falso in passato potrà tranquillamente rifarlo, poiché il sistema, in una prima battuta, non va oltre la semplice domanda sull’età.

Per questa ragione, spiega Scorza, è stato chiesto un confronto diretto con l’autorità per la privacy irlandese – Paese dove attualmente risiede la sede principale del social – così da impegnarsi attivamente per cercare una soluzione più efficace e duratura nel tempo.

Si pensa quindi all’intelligenza artificiale, all’uso di algoritmi che siano in grado di rilevare l’età degli utenti – algoritmi che su altri social sono già in funzione, sebbene in maniera limitata e a solo scopo pubblicitario. Il processo richiede tempo, pertanto è da intendersi sul lungo periodo.

In Italia, nel frattempo, verrà ampliato il numero di moderatori che vigileranno sui contenuti postati dagli utenti e il loro lavoro si sommerà a quello degli utenti stessi, esortati, tramite un apposito tasto inserito da qualche giorno, a segnalare qualsiasi ragazzino sotto i 13 anni.

Da oggi, 4 febbraio, invece, partirà una campagna informativa e di sensibilizzazione rivolta ai genitori, strutturata su più canali e livelli. L’obiettivo è duplice: da un lato, si punta ad istruire i genitori sui rischi che corrono i propri figli all’interno del mondo dei social, invitandoli dunque a tenerli sotto sorveglianza durante l’uso degli stessi e ribadendo la necessità di dichiarare correttamente l’età. La campagna, in Italia, verrà affiancata dall’operato di Telefono Azzurro, associazione da sempre al fianco dei minori; dall’altro lato, si spiegherà ai ragazzini la policy per la privacy in termini a loro accessibili, nonché ciò che seguirà davanti a dichiarazioni mendaci circa la propria età.

Il Garante della Privacy si è detto soddisfatto per il primo passo mosso verso la tutela dei minori, ma non è una vittoria e la strada è ancora lunga. Inoltre, non si esclude che le decisioni prese per TikTok possano essere prese per altri social con un alto bacino d’utenza giovanile, come, ad esempio, Instagram.

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